Il nuovo film di M. Night Shyamalan
Il regista de ‘Il sesto senso’, ‘The Village’ e ‘Glass’ torna sul grande schermo con un’altra storia unica dai toni apocalittici. ‘Bussano alla porta’ è il nuovo film di M. Night Shyamalan in cui una famiglia viene assalita da un gruppo di fanatici che presumibilmente cercano di impedire la fine del mondo. FONTE: (EUROPA PRESS)
«Abbiamo tempo per fermare l’apocalisse»
«Penso che siamo ancora in tempo per fermare l’Apocalisse se abbiamo la volontà e la determinazione di farlo», ha detto Shyamalan in un’intervista a Europa Press quando gli è stato chiesto delle sfumature apocalittiche del suo ultimo film che, curiosamente, coincide con l’ultimo trailer del Doomsday Clock, il simbolo con cui un gruppo di scienziati valuta quanto sia vicina la fine del mondo.
«Dobbiamo riflettere»
Un termometro dell’apocalisse che, spinto da fattori come il rischio nucleare della guerra in Ucraina, la crisi climatica e la minaccia di una nuova pandemia, si avvicina più che mai al cataclisma globale. «Sono sicuro che ogni generazione ha sentito di essere vicina alla fine, ma non così tanto per noi, credo. E questo è qualcosa su cui riflettere, naturalmente», osserva Shyamalan.
«Ultimamente sono più ottimista»
In ogni caso, il regista confessa che la sua opinione sul futuro a medio e lungo termine dell’umanità dipende dalla giornata che sta vivendo. «Quando mi chiedo se l’esperimento umano sta andando bene, se sto attraversando un brutto momento, forse penso di no, che sarebbe meglio per noi salvare il resto della specie scomparendo noi stessi. Ma ultimamente sono più ottimista, credo di più nella nostra capacità di cambiare rapidamente», dice il regista di ‘Signs’ o ‘Split’.
Cambiamento molto rapido
In questo senso, Shyamalan sottolinea che «quei cambiamenti sociali o tecnologici che prima richiedevano 25 anni, un’intera generazione, ora possono richiedere solo cinque anni» e confida che «questa accelerazione del cambiamento andrà a nostro vantaggio» per ritardare, passo dopo passo, la fine dell’orologio mondiale.
«Il cinema non scomparirà mai»
Ciò su cui Shyamalan non ha dubbi è il futuro dei cinema. E, contrariamente all’opinione di molti suoi colleghi, ritiene che il grande schermo goda di una «salute magnifica». «Chi prevede l’apocalisse del cinema si sbaglia. Il cinema non scomparirà mai perché è l’arte di stare insieme guardando una storia, condividendo una storia. Questo esiste fin dai tempi degli uomini delle caverne e non cambierà. Vogliamo riunirci per ascoltare le storie», dice.
«Il cinema è la più alta forma d’arte»
Anche se fattori come le «nuove tecnologie» o la recente pandemia «possono allontanarci», per Shyamalan la tendenza a condividere «esperienze insieme, che si tratti di concerti, sport o film» è qualcosa di «impareggiabile». «Per me il cinema è la più alta forma d’arte perché sono tutte forme d’arte insieme e godute in comunità. E non è la stessa cosa farlo a casa. Non si può mai competere con una cosa del genere», sostiene il regista, secondo il quale l'»impatto» che il pubblico prova al cinema non è paragonabile a quello delle uscite su piattaforma.
«Nemmeno una pandemia è riuscita a cambiare il cinema»
«Riuscite a ricordare dieci film usciti in streaming l’anno scorso dopo le migliaia che saranno usciti? Non hanno lo stesso impatto su di noi. Probabilmente possiamo ricordare 10 film usciti al cinema. L’impatto che un cinema ha sul pubblico è così profondo che nemmeno una pandemia globale è stata in grado di cambiarlo», insiste Shyamalan, che avvalora il suo entusiasmo con gli «incredibili risultati» ottenuti da «blockbuster» successivi al covid come i film della Marvel, ‘Top Gun: Maverick’ o il più recente ‘Avatar – La via dell’acqua’.
«I cinema sono più sani che mai»
«Ci sono ancora film che sbancano il botteghino. Il pubblico c’è ancora e noi dobbiamo continuare a fare film da vedere esclusivamente in sala. I cinema sono più sani che mai», afferma.
‘Bussano alla porta’
Tratto dal romanzo di Paul Tremblay, ‘Bussano alla porta’ racconta la storia di una ragazzina e dei suoi due genitori che si godono una vacanza idilliaca in una remota baita in mezzo ai boschi. Tutto va bene finché non diventano ostaggi di quattro sconosciuti armati che li costringeranno a prendere una decisione impossibile se vogliono evitare l’apocalisse.
Protagonisti
Il film è interpretato da Dave Bautista, Jonathan Groff, Rupert Grint, Ben Aldridge, Nikki Amuka-Bird, Abby Quinn e la giovane Kristen Cui che debutta sul grande schermo.