«Alice, Darling»
Alice, interpretata da Anna Kendrick, è una donna al limite. A trent’anni, Alice vive in una situazione di abuso psicologico perpetuato dal suo fidanzato, Simon, che l’ha intrappolata in uno stato di paralisi. Durante una vacanza in campagna con le sue due migliori amiche, Alice riscoprirà l’essenza di se stessa e otterrà finalmente la prospettiva di cui ha disperatamente bisogno. Tuttavia, la vendetta di Simon per l’inaspettata fuga del suo partner è tanto inevitabile quanto devastante e, una volta scatenata, metterà a dura prova la resistenza di Alice, il suo coraggio e la forza del suo legame con gli amici.
Ancora da »Alice, Darling»
«Alice, Darling» parla di coercizione e controllo attraverso una storia sottile e ricca di sfumature. Come regista, non avrei potuto chiedere un team migliore di interpreti e professionisti per portare questa storia straordinaria sul grande schermo», afferma Nighy. La chimica tra Anna Kendrick, Wunmi Mosaku e Kaniehtiio Horn è meravigliosa. Questo gruppo di amici è una gioia da guardare», afferma Mary Nighy, regista del film.
Anna Kendrick nella sua interpretazione in «Alice, Darling»
Tapscott, il produttore del film, è molto chiaro sul fatto che il film affronta temi universali a cui bisogna dare voce: «Alcuni film affrontano il tema dell’abuso in sé da un punto di vista un po’ lurido e sensazionalistico. Non è stato così in questo film, ed è questo che ci ha interessato del progetto. È facile immedesimarsi nei personaggi e nel loro percorso sia emotivo che letterale, e purtroppo la situazione di Alice e del suo compagno, e la difficoltà per lei di giustificare questa situazione a se stessa e ai suoi amici di sempre, è un tema purtroppo universale. Tutti noi ci siamo trovati in una situazione simile o abbiamo conosciuto qualcuno che lo ha fatto. Quando abbiamo letto la sceneggiatura, io e Katie ci siamo davvero immedesimate nella storia e sapevamo che questa sensibilità avrebbe risuonato con il pubblico. In effetti, è stato così per tutte le donne che hanno letto il copione. Da qui il ragionamento per portare la storia sullo schermo.
Anna Kendrick è la protagonista di «Alice, Darling»
Nighy ha lavorato a stretto contatto con Alanna Francis, la sceneggiatrice, per entrare nella testa di Alice, una donna apparentemente sicura di sé sia dal punto di vista professionale che personale, con un fidanzato amorevole e buoni amici.
Abuso, manipolazione e amicizia sono i temi del film
Ma a poco a poco appaiono queste fessure enigmatiche e autodistruttive, anche se Alice si rifiuta di accettare o parlare della sua misteriosa caduta. Nessuno capisce la causa, né lei né il pubblico. Non possiamo fidarci di lei come narratrice. Nighy si è trovato di fronte a un dilemma: come presentare la terribile sofferenza di Alice se questa derivava da qualcosa di così subliminale e orribile che nemmeno lei stessa osava ammettere o affrontare.
Ancora da »Alice, Darling»
Il regista ha parlato anche dell’aggiunta della Kendrick: «Quando Anna Kendrick si è unita al progetto, ci ha incoraggiato a esplorare un approccio più autentico e sottile. Questo tipo di abuso all’inizio non è visibile come l’abuso fisico, ma è altrettanto tossico e diffuso, per quanto non se ne parli, non si ammetta o non si riconosca apertamente che sta accadendo», dice Nighy, aggiungendo che l’intera squadra era fortemente immersa nella storia.
Alice, Darling» è il primo film di Mary Nighy
La natura nascosta della relazione tra Alice e il suo fidanzato, Simon, il suo comportamento controllante e manipolatore e la tendenza di Alice ad accettare colpe non sue per non entrare in conflitto con Kendrick.
Il film è un thriller drammatico
L’attrice ha detto del suo personaggio: «Penso che tutti abbiano familiarità con questo tipo di abuso confuso e insidioso, che sia in prima persona o di qualcuno che si conosce. Avete visto come quella persona ha iniziato ad abbattersi e avete percepito o visto la sopraffazione che stava subendo senza essere in grado di spiegare esattamente cosa stava succedendo. È una sensazione molto sconcertante e non si sa cosa dire, cosa fare o come aiutare.
Abuso, manipolazione e amicizia sono i temi del film
Kendrick descrive il film come un gioco di equilibri che gli ha richiesto di gestire i diversi pretesti e manipolazioni che il suo personaggio accetta per creare una «realtà» a dir poco incoerente.
Mary Nighy sul set di «Alice, Darling»
Tutti questi dettagli sono stati curati fino all’ultimo millimetro per servire la storia e il personaggio, fino all’uscita di Alice. «In definitiva, credo che questo film sia tanto incentrato sull’amicizia quanto sul rapporto tra abuso e bullismo. Spero che il pubblico si diverta e celebri il legame tra questi tre amici», conclude Nighy.