Ospite speciale al BCN Film Fest
L’attrice americana Susan Sarandon ha elogiato la rappresentazione della violenza contro le donne nel film «Thelma e Louise», poiché «all’epoca l’allusione alla cultura dello stupro era abbastanza ignorata, mentre ora siamo più a nostro agio nel parlare di predatori sessuali». L’attrice lo ha detto in un incontro con i giornalisti, nell’ambito del BCN Film Fest, che si tiene a Barcellona dal 20 al 27 aprile, e di cui la Sarandon è una delle star ospiti.
Il film è femminista, anche se non è stato concepito come tale.
Susan ha detto che quando è stato girato «non era inteso come un film femminista», anche se ha riconosciuto che, ritraendo l’unione tra due donne, il modo in cui si sono prese cura l’una dell’altra e la loro lotta per non farsi imporre dagli uomini, può essere considerato un film femminista.
Il film fu molto criticato all’epoca.
L’attrice ha ricordato che quando il film è stato distribuito per la prima volta è stato ampiamente criticato per la sua visione del suicidio o dell’omicidio di persone: «Non hanno detto lo stesso di Butch Cassidy and the Sundance Kid, per esempio, che era fondamentalmente la stessa cosa, ed è lì che abbiamo capito che eravamo inavvertitamente entrati in questo territorio dominato da uomini bianchi eterosessuali; è lì che abbiamo visto che (il film) era più femminista».
Il formato del film è ciò che lo rende iconico.
La Sarandon ha anche elogiato il formato di Ridley Scott per il film, che secondo lei è ciò che davvero «rende il film iconico», e del finale ha sottolineato l’inquadratura in cui la macchina da presa indugia sul canyon del Colorado e sui protagonisti che volano con l’auto, in quanto, invece di vedere l’incidente, si vedono liberati.
Critica di Hollywood
D’altra parte, l’attrice ha criticato l’industria cinematografica, e in particolare Hollywood, ritenendo che non sia cambiata molto nonostante ci siano molte donne che interpretano ruoli e raccontano storie.
Nessuna modifica alla radice
«C’è stata un’ondata di donne divertenti nel cinema, che penso sia incredibilmente femminista per le donne, avere loro il compito di raccontare storie, ma in termini di parità di retribuzione, non credo sia cambiato. O se sei vecchia o grassa, non ti vogliono», ha aggiunto.
L’attrice prevede un cambiamento nel paradigma futuro.
Interrogata sull’attuale industria cinematografica, la Sarandon ha previsto un cambiamento nel futuro: «L’industria cinematografica non si sosterrà nel modo in cui la conosciamo oggi, ma questo non significa che la gente non racconterà storie o non troverà il modo di guardare storie. È molto importante che la gente racconti storie, l’industria cinematografica non scomparirà».
Un’attrice acclamata al BCN Film Fest
Susan Sarandon, che ha vinto l’Oscar nel 1996 e ha partecipato a più di cento film e serie, ha preso parte a un colloquio dopo la ripresa di «Thelma e Louise» a margine del BCN Film Fest.