James Brown
James Brown è stato un cantante e autore statunitense di musica soul e funk, considerato il padrino del soul e una figura importante della musica e della danza del XX secolo. Nato nel 1933 in una famiglia molto povera, ebbe una vita difficile, segnata da problemi con la legge e con la droga. È morto nel 2006 per polmonite e insufficienza cardiaca. James Brown non ha lasciato un testamento chiaro e i suoi figli hanno contestato il trust che aveva istituito per aiutare i bambini poveri della Georgia e della Carolina del Sud. Essi sostengono che i suoi ex consulenti si siano approfittati di lui e lo abbiano manipolato affinché lasciasse loro il controllo dei suoi beni più preziosi, come i diritti sulla sua musica, la sua immagine e la sua casa. Il caso è stato risolto nel 2009 con un accordo che ha diviso parte del patrimonio tra i figli, la presunta vedova e l’ultimo figlio, che non erano stati inclusi nel testamento originale.
Abramo Lincoln
Abraham Lincoln è stato un politico e avvocato americano, 16° Presidente degli Stati Uniti (1861-1865). Guidò il Paese durante la Guerra Civile, preservò l’Unione, abolì la schiavitù e modernizzò l’economia. Nato in Kentucky da una famiglia povera, si formò da solo. Fu deputato al Congresso dell’Illinois e si oppose alla guerra contro il Messico e all’espansione della schiavitù. Abraham Lincoln non lasciò alcun testamento quando fu assassinato nel 1865 da John Wilkes Booth, un attore simpatizzante della Confederazione. La sua morte provocò un tumulto nazionale e un lungo lutto. Il suo patrimonio fu stimato in circa 85.000 dollari, che passarono alla vedova Mary Todd Lincoln e ai figli Robert e Thomas. La sua eredità storica e morale lo rese uno dei presidenti più ammirati d’America.
Jimi Hendrix
Jimi Hendrix è stato un chitarrista, cantante e cantautore statunitense, considerato uno dei più influenti nella storia della musica rock. È nato nel 1942 a Seattle da padre afroamericano e madre di origine nativa americana. Iniziò a suonare la chitarra all’età di 15 anni e divenne famoso nel Regno Unito con il suo gruppo The Jimi Hendrix Experience. Le sue canzoni come «Hey Joe», «Purple Haze» e «Voodoo Child» hanno rivoluzionato il suono e la tecnica della chitarra elettrica. Jimi Hendrix non ha lasciato alcun testamento quando è morto nel 1970 per un’overdose di barbiturici. La sua fortuna, stimata in circa 5 milioni di sterline, fu ereditata dal padre Al Hendrix, che poi la lasciò alla figliastra Janie Hendrix. Suo fratello Leon Hendrix e altri presunti figli illegittimi reclamarono una parte dell’eredità, ma senza successo. La sua eredità musicale rimane enorme e continua a generare reddito anche dopo la sua morte.
Amy Winehouse
Amy Winehouse è stata una cantante e autrice britannica di soul, jazz e R&B, nota per la sua voce potente e il suo stile personale. Nel 2003 ha pubblicato il suo primo album, Frank, che ha ricevuto buone recensioni e nomination ai Mercury e Brit Award. Il suo secondo album, Back to Black, è stato un successo mondiale e le è valso cinque Grammy Awards nel 2008, diventando la prima artista britannica a riuscirci. Brani come «Rehab», «You Know I’m No Good» e «Valerie» sono diventati dei classici del soul contemporaneo. Tuttavia, la sua carriera è stata condizionata dai suoi problemi di dipendenza da alcol e droghe, nonché dalla sua relazione burrascosa con Blake Fielder-Civil, con cui è stata sposata tra il 2007 e il 2009. Non ha lasciato alcun testamento quando è morta nel 2011 per avvelenamento da alcol all’età di 27 anni. La sua fortuna, stimata in 16 milioni di dollari, è stata ereditata dai genitori Mitch e Janis Winehouse, che hanno creato una fondazione a suo nome per aiutare i giovani con problemi di dipendenza.
Prince
Prince è stato un famoso cantante e cantautore americano, morto il 21 aprile 2016 all’età di 57 anni. Secondo la sorella Tyka Nelson, Prince non ha lasciato un testamento, il che ha portato a una disputa legale sul suo patrimonio, valutato in circa 300 milioni di dollari. Alcune possibili ragioni per non aver lasciato un testamento sono che era molto riservato sulla sua vita privata, non si fidava degli avvocati o non pensava alla propria morte. La causa della sua morte è stata un’overdose accidentale di fentanil, un potente oppiaceo.
Martin Luther King Jr.
Martin Luther King Jr. è stato un leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti. Nacque Michael King Jr. nel 1929, ma cambiò il suo nome in Martin Lutero in onore del riformatore protestante. Si laureò in teologia e divenne pastore battista. Si batté per l’uguaglianza razziale e la giustizia sociale attraverso la disobbedienza civile non violenta, ispirandosi a Gandhi e ad altri pensatori. Tenne discorsi storici come il famoso «I have a dream» alla Marcia su Washington del 1963. Fu assassinato il 4 aprile 1968 a Memphis, nel Tennessee, da un suprematista bianco di nome James Earl Ray. Non lasciò testamento perché non si aspettava di morire così giovane. La sua eredità vive nel Martin Luther King Jr. Day, che si celebra ogni anno negli Stati Uniti il terzo lunedì di gennaio.
Bob Marley
Bob Marley è stato un cantante e cantautore giamaicano che ha reso popolare il reggae e il movimento rastafariano in tutto il mondo. Nato il 6 febbraio 1945 a Nine Mile, in Giamaica, ha iniziato la sua carriera musicale con il gruppo The Wailers nel 1963. Tra le sue canzoni più famose ci sono «One Love», «No Woman, No Cry», «Redemption Song» e «Could You Be Loved». Morì l’11 maggio 1981 a Miami, in Florida, per un cancro alla pelle che si era diffuso ad altri organi. Non lasciò testamento perché secondo la sua religione rastafariana non doveva prepararsi alla morte ma alla vita eterna. Il suo patrimonio è stato oggetto di controversie legali tra i suoi familiari e parenti.
Kurt Cobain
Kurt Cobain è stato un cantante e cantautore americano, leader del gruppo grunge Nirvana. Nato il 20 febbraio 1967 ad Aberdeen, Washington, ha iniziato la sua carriera musicale con la band Fecal Matter nel 1983. Nel 1987 forma i Nirvana con Krist Novoselic e Dave Grohl e raggiunge il successo mondiale con l’album Nevermind (1991) e il singolo «Smells Like Teen Spirit». Cobain divenne un’icona della Generazione X e una voce contro il conformismo e l’oppressione. Ha sofferto di depressione, problemi di stomaco e dipendenza da eroina, che hanno condizionato la sua vita personale e professionale. Il 5 aprile 1994 si spara alla testa nella sua casa di Seattle. Non ha lasciato un testamento perché, secondo alcune testimonianze, non pensava di morire così presto o non voleva lasciare nulla alla moglie Courtney Love, con la quale aveva una relazione travagliata. La sua morte ha scatenato polemiche e speculazioni su un possibile complotto per assassinarlo.
Tupac Shakur
Tupac Shakur è stato un rapper e attore americano che è diventato una delle figure più influenti dell’hip hop. Nato il 16 giugno 1971 ad Harlem, New York, ha iniziato la sua carriera musicale con il gruppo Digital Underground nel 1990. Nel 1991 ha pubblicato il suo album di debutto 2Pacalypse Now, che affronta temi sociali e politici come la povertà, il razzismo e la violenza della polizia. Nel 1995 è stato condannato per abusi sessuali ed è stato vittima di una rapina e di una sparatoria che lo hanno coinvolto nella rivalità hip hop tra East Coast e West Coast. Il suo doppio album All Eyez on Me (1996) è stato un successo di critica e commerciale, con canzoni come «California Love», «How Do U Want It» e «Ambitionz Az a Ridah». Il 7 settembre 1996 viene ucciso a Las Vegas da aggressori sconosciuti che fuggono a bordo di una Cadillac bianca. Morì sei giorni dopo in ospedale per le ferite riportate. Non ha lasciato testamento perché, secondo alcune testimonianze, non aveva beni da lasciare in eredità o non si preoccupava del suo futuro finanziario. La sua morte ha generato clamore e speculazioni su un possibile complotto per ucciderlo.
Michael Jackson
Michael Jackson è stato uno degli artisti più famosi e di successo della storia, ma anche uno dei più distratti. Nonostante avesse una fortuna stimata in quasi 900 milioni di dollari, il re del pop ha dimenticato di fare una cosa molto importante prima di morire: lasciare un testamento. Secondo il suo agente, Michael aveva fatto firmare un testamento nel 2006 che non è mai apparso ed era molto diverso da quello usato nel 2002. In quest’ultimo, Michael ha diviso la sua eredità tra la madre, i figli e alcune ONG, lasciando fuori il padre Joseph, con il quale non andava molto d’accordo. È possibile che Michael volesse punire il padre per averlo fatto lavorare così duramente da bambino? O forse ha semplicemente trascurato la cosa? Comunque sia, la verità è che Michael ci ha lasciati senza sapere quali fossero le sue vere ultime volontà.