Harrison Ford ritratta il grande mistero di Blade Runner
Harrison Ford ha chiarito se Rick Deckard, il suo personaggio nell’iconico film di fantascienza Blade Runner (1982), sia umano o meno. O meglio, si è scoperto che ha sempre saputo che la sua posizione era sbagliata, eppure ha scelto di crederci.
Un essere umanoide creato artificialmente
Sebbene Ford abbia sostenuto per decenni di essere a favore della natura umana di Deckard, in una recente intervista a Esquire ha riconosciuto che il protagonista di Blade Runner era in realtà un replicante; cioè un essere umanoide creato artificialmente, come molti di quelli che si aggirano illegalmente in questa versione distopica di Los Angeles (raffigurata nel film) e che, ironia della sorte, il protagonista è in missione per eliminare.
I brani di Ridley Scott
Il regista Ridley Scott, che fin dall’inizio si rifiutava di credere che Deckard fosse umano, ha inserito nel film diversi indizi che gli hanno dato ragione. Tra questi, spicca una sequenza in cui il personaggio sogna ad occhi aperti un unicorno.
Tutto fa pensare che sia un replicante
Non è un momento rivelatore in sé, ma indica inevitabilmente che Deckard è un replicante se è collegato alla scena finale del film, quella in cui Deckard trova una figura origami a forma di unicorno nel suo appartamento. Dopotutto, il fatto che qualcun altro sia a conoscenza del suo sogno – cosa implicita nella figura di carta – indica che il sogno non gli è venuto spontaneo, ma è stato impiantato da qualcun altro.
Il fattore unicorno
Per Scott, il fattore unicorno è sempre stato determinante per chiarire la natura di Rick Deckard. «Se non lo capisci, sei un idiota», ha detto in passato.